Un duo insolito, dagli antipodi: una voce femminile e un basso elettrico, un gioco di opposti tra acustica naturale e sintesi elettronica. Linee morbide e spigoli vivi si intrecciano all'interno di brani dalla forma tradizionale interrotta da imprevedibili improvvisazioni.
Il duo si cimenta con un'opera monografica: un progetto di riscrittura e reinterpretazione del repertorio dell'emblematico e dotato cantautore americano Tom Waits. I due musicisti si muovono liberamente nella vastità dell'opera di Waits, a volte rivelandola come una perfetta sintesi della tradizione americana, a volte mostrandone il carattere di fonte spuria di trame subdole che ironicamente spaziano dal lunare al lunatico, dal brutale al poetico.
Groove, tecnica, creatività, improvvisazione, interplay e… tanto divertimento. Questo, in sintesi, il concerto proposto dai S.G.A.P. Quartet. Un manipolo di musicisti di estrazione jazz con una lunga storia professionale all'insegna del rifiuto per la distinzione tra generi. Musicisti dalle solide basi tecniche che da anni solcano i palchi muovendosi tra mondi musicali anche molto diversi tra loro, in una visione della musica come un "unicum" dove, come diceva il grande Miles Davis, esiste solo una vera distinzione: quella tra musica bella e musica brutta… e gli S.G.A.P. Quartet vogliono suonare solo musica bella!
Con un simile background, non stupisce che nei loro concerti si passi da Miles Davis a Chick Corea, da Herbie Hancock fino a Joe Jackson, senza dimenticarsi di Al Jarreau, Tony Bennet e, perché no, Gino Vannelli e Thelonius Monk. Insomma, un bel mix di mondi armonici e melodici per un concerto di pura energia.
S.G.A.P. Quartet… per un viaggio nella musica senza confini!
CORE TRIO è il progetto di Roberto Cecchetto che, insieme a due tra i musicisti piò interessanti e creativi della scena musicale italiana, Andrea Lombardini al basso e Phil Mer alla batteria, realizza con eleganza e maestria una musica libera da inutili formalismi e preconcetti. Come ha dimostrato nel corso della sua carriera, a Roberto Cecchetto qualsiasi etichetta va stretta. Pertanto, ingabbiare la sua musica in un genere o in uno stereotipo è inutile e, per di piò, controproducente. Ogni lavoro del chitarrista dimostra, talvolta in chiaroscuro, altre in maniera piè smaccata, come la sua musica nasca senza sovrastrutture o limiti alcuni, e rappresenta soltanto un mezzo espressivo. Il nuovo progetto, Core Trio, ne è la prova: le composizioni originali scritte da Roberto Cecchetto sono solo il punto di partenza per solcare orizzonti inesplorati senza mai dimenticare il passato.
Un viaggio musicale verso il Brasile, chiudendo gli occhi e lasciandosi portare nelle sonorità create da grandi compositori brasiliani dagli anni '30 in poi, dai precursori della Bossa Nova come Ary Barroso, Laurindo Almeida, Dorival Caymmi, a Tom Jobim, Carlos Lyra e l'influenza del jazz, Baden Powell e Vinicius de Moraes, arrivando a compositori contemporanei del Minas Gerais e di Rio de Janeiro, come Toninho Horta e Moacyr Luz, assieme ad alcune composizioni originali di Francesca Ajmar, Carlo Nicita e Tito Mangialajo Rantzer. Un quintetto jazz d'eccezione, che presenta un repertorio raffinato ed intenso, per musica e testi, attraverso una vivida immersione sonora e un profondo interplay.
"Ho iniziato la mia attività fotografica nel 1978 e ho continuato ininterrottamente fino al 2003, documentando per un quarto di secolo i musicisti jazz. Questo lavoro mi ha permesso di incontrare e fotografare centinaia di musicisti in Italia, Svizzera, Francia, Olanda e Germania. Ho avuto la fortuna di vedere quasi tutti i grandi musicisti che hanno fatto la storia del jazz, penso a Chet Baker, Bill Evans, Ella Fitzgerald, Art Blakey, Elvin Jones, Max Roach, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Ray Charles, Freddy Hubbard, Miriam Makeba, Lester Bowie, Omelette Coleman, Sonny Rollins, Carla Bley, Keith Jarret, Benny Goodman, Cecil Taylor, Sun Ra e tanti altri. Ecco perché "Ho preso il jazz per la coda", perché quel periodo importante stava finendo e io ho avuto la fortuna di viverlo. Me ne sono reso conto molto piò tardi, guardando storicamente indietro a quegli anni."
CARLO VERRI
> La presentazione sarà accompagnata dalle note del pianista ALFREDO BATTISTA <
La mostra sarà visitabile nei seguenti orari:
SABATO 19: dalle 18 alle 20
DOMENICA 20: dalle 10 alle 12
VENERDì 25: dalle 19 alle 23
SABATO 26: dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20
DOMENICA 27: dalle 10 alle 12
DIRETTORE ARTISTICO: GIULIO FAUSTITONI
In caso di pioggia i concerti si terranno presso l'Istituto Salesiano San Bernardino, via Palazzolo n.1 Chiari (BS)
Si ringraziano per il sostegno e la collaborazione il Comune di Chiari - Assessorato alla Cultura, la Proloco di Chiari e Il Paradosso.
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